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Crisi idrica, Tutolo: “L’acqua è un bene comune, non un colore politico. Basta strumentalizzazioni sul Liscione”.

Dichiarazione del consigliere regionale Antonio Tutolo (Capogruppo di Per la Puglia).

L’emergenza idrica è una sfida che non dovrebbe mai essere oggetto di strumentalizzazione politica o di indecorosi spettacoli a danno dei cittadini. Mescolare le acque con dibattiti fuorvianti non fa un buon servizio né alle comunità molisane né a quelle pugliesi. Recuperare l’acqua in eccesso che, come avviene da tempo, finisce dispersa in mare è una questione di responsabilità e buon senso, non un pretesto per contese.

Il primo serio incontro interlocutorio con i rappresentanti della Regione Molise, da me fortemente voluto e organizzato proprio per sbloccare decenni di inerzia, ha messo in luce le esigenze chiare e reciproche. La necessità di potenziamento della condotta del Liscione può dissetare il Nord della Puglia e contemporaneamente garantire l’acqua per l’irrigazione del basso Molise. Parliamo di cifre importanti: circa 120 milioni di metri cubi di acqua dolce che ogni anno vengono buttati a mare.
La Puglia non chiede di sottrarre nulla, ma di utilizzare ciò che avanza dopo l’irrigazione dei 6.000 ettari di terreni molisani (parliamo di circa 18 milioni di metri cubi), che sarebbero raggiunti dalla nuova rete di distribuzione, alleviando condizioni critiche anche lì. Quindi l’acqua in eccesso sarebbe tanta, e solo quella, andrebbe alla  Puglia per uso potabile, liberando così la diga di Occhito per l’irrigazione.

Ho invitato il consigliere molisano Guido Massimo Sabusco proprio per avviare questo dialogo e lo ringrazio per aver accolto l’invito, dimostrando un’apertura fondamentale. Per questo, mi riesce difficile comprendere come esponenti del Partito Democratico molisano, lo stesso partito che in Puglia è in maggioranza, possano andare contro un’interlocuzione basata su un principio così semplice: l’utilizzo di risorse in eccesso.

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Si dimentica un fatto fondamentale: l’acqua non è proprietà né del Molise né della Puglia. È un bene comune. Il dialogo è, dal mio punto di vista, una necessità irrinunciabile per trovare soluzioni condivise. Ma sia chiaro: l’assenso del Molise a concedere l’acqua in eccesso alla Puglia, secondo le normative vigenti, non è giuridicamente necessario. La mia priorità è la sicurezza idrica della Capitanata e non mi fermerò finché non vedrò trasformare questo dibattito in azioni concrete e responsabili.

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