“Oggi (26 maggio 2025) è stato importante – dichiara Barone – aver favorito il confronto tra il dipartimento Ambiente della Regione Puglia e il Comune di Peschici sulla spiaggia di Baia Zaiana, da anni oggetto di interventi di cementificazione abusiva. L’ultimo, per cui ho richiesto l’audizione, avvenuto lo scorso aprile, quando si è provato a cementificare 57 metri lineari della discesa che porta al mare, tentativo sventato dalla segnalazione di alcuni cittadini. Ringrazio il sindaco di Peschici per la disponibilità, ma voglio stigmatizzare con forza l’assenza dell’Ente Parco del Gargano, il cui contributo dovrebbe essere fondamentale per garantire la tutela di questo ed altri beni naturali della zona, che vanno preservati e valorizzati. Compito che purtroppo da anni non viene assolto ed anche oggi, in una sede ufficiale decide di non svolgere, probabilmente non interessato. Un Ente Parco che risulta assente su ogni questione di tutela, di valorizzazione e di controllo del territorio e delle coste, che da anni va avanti in modo assolutamente solitario. Non possiamo lasciare da solo il Comune, che sta facendo quanto di sua competenza, per sanare una situazione ormai decennale. È necessario rendere la spiaggia accessibile a tutti, anche per quello che riguarda l’emergenza urgenza, come ha sottolineato anche il Comune di Peschici. Il Comune ha emanato una ordinanza per stabilire che entro 30 giorni chi ha realizzato l’ultimo tentativo di abuso debba provvedere al ripristino dello stato dei luoghi, rimuovendo il basolato in cemento. La comunicazione è stata inviata anche all’ente Parco e alla Soprintendenza che ha richiesto il parere per la compatibilità paesaggistica. Per questoè stato chiesto un tavolo tecnico con Soprintendenza ed Ente Parco del Gargano, per capire come realizzare interventi ecocompatibili e per la riduzione della strada, così da consentire l’accesso solo a mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine. Oggi la Regione ha chiesto di acquisire tutta la documentazione, per questo chiederò una nuova audizione, perchè è necessario garantire l’accesso a Baia Zaiana prima che inizi la stagione estiva e auspico questa volta il Parco Nazionale del Gargano si presenti. Serve ragionare complessivamente su tutta la discesa di 135 metri, su cui sono stati realizzati gradoni abusivi da anni ormai, in sfregio ai vari vincoli.
Tutti devono poter arrivare in spiaggia, ma non sono i privati a dover intervenire. Serve anche risolvere la questione della proprietà di quel tratto di strada, che per una serie di successioni ritenute non legittime dal Comune, risulta ora di un privato, mentre deve tornare di pertinenza comunale. Tutte questioni che continueremo a seguire, interfacciandoci con gli enti preposti”.


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