MANFREDONIA (FG) – Olha si è collegata con il computer da Casa dei Diritti di Siponto con la “KROK University” di Kyiv, in Ucraina. Da quando è stata accolta lo scorso mese di dicembre, ha sempre continuato a studiare e a coltivare il suo sogno di laurearsi seguendo le lezioni online. Anche se distante da casa, se costretta a lasciare il suo Paese a causa del conflitto con la Russia. Perché Olha è una beneficiaria del progetto SAI – Sistema di Accoglienza e Integrazione promosso dal Comune di Manfredonia e gestito dalle cooperative sociali Medtraining e Kaleidos del consorzio di cooperative sociali Oltre / rete di imprese. Olha era emozionata, ma anche molto determinata quando si è seduta davanti al monitor per incontrare la commissione con cui ha discusso la sua tesi di laurea in Psicologia su “Differenze di genere nella comunicazione dei giovani sui social network”.
«Questa ricerca esplora le differenze tra ragazzi e ragazze nello stile comunicativo utilizzato sui social network. L’obiettivo è analizzare come il genere influenzi le modalità di interazione online, il livello di estroversione, il supporto sociale percepito e altri aspetti psicologici legati alla comunicazione virtuale» spiega Olha, 28 anni, che è entrata nel progetto SAI su segnalazione dello Sportello 108 di Casa dei Diritti agli uffici del Servizio Centrale. Poi, Olha illustra meglio il lavoro che ha discusso: «Lo studio è stato condotto su un campione di 64 giovani adulti (età media 17-23 anni), di cui 18 maschi e 46 femmine, attraverso un questionario auto-compilato per misurare stili comunicativi».

Lo studio che ha condotto ha contribuito a far emergere risultati interessanti: «Le ragazze tendono a utilizzare stili comunicativi più emotivi ed espressivi. I ragazzi mostrano una comunicazione più contenuta e funzionale. Le differenze di genere si riflettono anche nei livelli di estroversione e nella percezione del supporto sociale. Tuttavia, non tutte le differenze risultano statisticamente significative». A supportarla durante la discussione della tesi c’erano gli operatori del progetto SAI e dipendenti di Medtraining, che hanno fatto il tifo per lei e donato un bouquet di fiori. «In futuro vorrei iscrivermi a un corso di laurea magistrale in psicologia umanistica – evidenzia Olha – . Mi interessa approfondire diversi aspetti della comunicazione, sia dal vivo sia online, perché credo che essa sia la chiave per costruire relazioni sociali profonde e superare la solitudine».
L’ultima riflessione la giovane ucraina la dedica proprio all’equipe del progetto SAI: «Vi ringrazio di cuore per aver condiviso con me questo momento speciale. C’è una frase che amo molto e che sento profondamente vera: “La gioia, quando è condivisa, diventa più grande. Il dolore, quando è condiviso, pesa di meno”. Oggi avete reso la mia gioia ancora più luminosa. Quando non si ha accanto la propria famiglia o gli amici di una vita, gesti così fanno davvero la differenza».