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C’è un nuovo centenario a San Nicandro Garganico: festa per Zio Peppino

“Nella serata di ieri, presso l’Ospedale di Comunità “Costantino Ciavarella” di San Nicandro Garganico, abbiamo festeggiato i cent’anni di Peppino (ormai per tutti “zio” Peppino) Nardella, persona molto nota nella nostra città (con il soprannome di famiglia “Carc’rér'”) per essere stato tra i protagonisti della vita economica, sociale e politica del secolo scorso” scrive sui social il sindaco di San Nicandro, Matteo Vocale.

“Nato il 20 gennaio 1924 da famiglia di artigiani – ha scritto sempre il primo cittadino – Peppino ha sempre lavorato come calzolaio, come suo padre e, successivamente, come commerciante di scarpe, nel negozio di corso Umberto I n. 9. Di cultura superiore rispetto al suo status sociale, è stato impegnato per anni in politica, ricoprendo anche la carica di assessore al Commercio.

Di carattere forte e determinato ma anche arguto e gioviale, fino al 2022 ha assistito in prima persona sua moglie Concetta, allettata e quando fu costretta a ricoverarsi, si faceva accompagnare ogni giorno a San Giovanni Rotondo in Ospedale per farle visita. Ai medici, che lo invitavano per prudenza a restare a casa e a telefonare per informazioni, un giorno rispose: “Quando ti sposi l’anello lo metti al cuore, non al dito”.

E a Casa Sollievo, dov’era ricoverato per accertamenti, aveva festeggiato il giorno del suo compleanno con gli operatori sanitari dell’ospedale. Dopo la canzoncina di buon compleanno di rito, visibilmente commosso, ha ringraziato il reparto: «vorrei avere le braccia tanto lunghe da abbracciarvi tutti quanti, medici e collaboratori. È tutto quello che posso dirvi».

Non ha avuto figli ma ha tanti nipoti, figli dei suoi sei fratelli, ai quali è molto legato e che ieri erano tutti con noi a festeggiarlo.

Mente lucidissima e sguardo vispo, Peppino ha ringraziato tutti emozionato”.

Il sindaco prosegue con gli auguri: “A nome della Città, con l’assessore Arcangela Tardio gli abbiamo tributato un mazzo di fiori e la consueta targa ricordo.

Auguri di ancor lunga vita, zio Peppino!”

Fonte testo ed immagini: Matteo Vocale

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