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Salviamo le Torri di Varano: scatta la raccolta firme online

Petizione diretta a Giorgia Meloni (Presidente del Consiglio), a Michele Emiliano (Presidente Regione Puglia), Rosa Barone (Assessore Welfare Regione Puglia); Giuseppe Nobiletti (Presidente Amministrazione Provinciale di Foggia); Raffaele Piemontese (Vicepresidente Regione Puglia); Alessandro Nobiletti (Sindaco Comune di Ischitella (FG); Ludovico Vaccaro (Procuratore Capo di Foggia); Arma dei Carabinieri – Nucleo CC Tutela Patrimonio Culturale di Bari; Anita Guarnieri (Soprintendente – Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e paesaggio per Foggia e BAT); Gennaro Sangiuliano (Ministro della Cultura)

La petizione è stata lanciata l’ 11 febbraio 2024 su change.org da Alessandro Rota.

Ecco il testo

“La Storia è la memoria di un popolo, e senza una memoria, l’uomo è ridotto al rango di animale inferiore” Malcom X

Esprimiamo la grande preoccupazione per il Patrimonio Storico e Culturale del Comune di Ischitella (FG), rappresentato dalle due Torri medievali di Varano (grande e piccola) che versano in uno stato di totale degrado e abbandono ormai da decenni. I recenti episodi di cedimento della Torre Grande sono l’ennesima manifestazione di tale situazione, e le enormi crepe e buchi presenti nella Torre Piccola presagiscono un imminente crollo.

                                                Le due Torri di Varano fotografate a Giugno 2023

Le due Torri di Varano, site nella frazione “Foce Varano”, costituiscono i monumenti più importanti e significativi del territorio del Comune di Ischitella (prov. Foggia). La loro costruzione è risalente al XIII secolo e nei secoli più recenti sono passate in mano ai proprietari dei “feudi” della zona del Lago di Varano. Sono gli esempi più antichi di Torri di epoca medievale presenti sulle coste del Gargano.

                                                  La Torre Grande in una foto degli anni ’30

Esse costituiscono non solo due edifici di rilevanza storica, ma sono un grande patrimonio della memoria, della cultura e delle tradizioni locali.

Processione in barca dinanzi alla Torre Piccola. Anni ’40

Foto di famiglia tra i merli della Torre Grande

Arrivando alla storia più recente, fino agli anni 1960/1970 le due Torri vengono utilizzate quotidianamente e mantenute con cura dalla gente del posto, dopodiché lo spopolamento della zona e la conseguente incuria ne determinano il primo abbandono.

                                              La Torre Grande in un veduta aerea degli anni ’70

Pur essendo beni di rilevanza storica e culturale, non vi sono stati interventi per la messa in sicurezza fino al 1987, anno in cui la Torre Grande è crollata rovinosamente per metà, fortunatamente senza causare vittime.

                                                 Il crollo parziale della Torre Grande nel 1987

Dopo la messa in sicurezza della parte rimasta in piedi, da quel momento le due Torri, anziché essere tenute sotto controllo e periodicamente curate, vengono sempre più abbandonate.

Inoltre, negli anni ‘90 l’edificio storico posto di fianco alla Torre Piccola viene demolito per costruire una casa moderna che a tutt’oggi (2024) risulta incompleta e ovviamente disabitata.

A partire dal 2010 le due Torri vengono attenzionate da alcuni abitanti del luogo e da appassionati di storia e cultura locali. I segni del degrado si fanno sempre più evidenti:

– nella Torre Grande la scalinata risulta invasa dalle piante selvatiche e vi sono numerose crepe, oltre a crolli evidenti di porzioni di facciata

– nella Torre Piccola, in corrispondenza di quella che era una finestra, si apre un enorme buco e le evidenti crepe giungono fino alle merlature. Le piante selvatiche invadono il suo interno, già pieno di detriti (pietre e travi).

In entrambe le Torri, la situazione appare gravissima e minaccia crolli importanti che potrebbero creare anche incidenti e vittime in quanto la loro posizione è prospiciente la strada.

La proprietà delle due Torri risulta privata, ma ad oggi i diversi titolari non hanno effettuato la necessaria manutenzione per far sì che tali beni storici vengano preservati, con i risultati di ROVINA che purtroppo ci ritroviamo a constatare. Le Istituzioni locali e nazionali che dovrebbero vigilare su questi beni costituenti il patrimonio storico e culturale italiano, fino a Gennaio 2024 non sono intervenute in maniera efficace.

Negli anni, sono state fatte molte segnalazioni e numerose sono state le iniziative di sensibilizzazione promosse proprio da chi ha a cuore la situazione e che promuove tale iniziativa di sensibilizzazione a interventi che ormai sono divenuti urgenti. Purtroppo, il degrado ha continuato ad avanzare.

                                    Il rovinoso nuovo crollo che ha riguardato la Torre Grande a Gennaio 2024

Successivamente al nuovo rovinoso crollo della scalinata della Torre Grande avvenuto il 13 Gennaio 2024 abbiamo mandato una segnalazione direttamente al Segretario Generale del Ministero della Cultura, Dott. Mario Turetta, che ha prontamente risposto inoltrando la segnalazione direttamente alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio BAT e Foggia.

Da quel momento, sono intercorsi i primi dialoghi tra la Soprintendenza e il Comune di Ischitella, seguiti da un sopralluogo della Soprintendente BAT e Foggia Anita Guarnieri il 5 Febbraio 2024.

L’obiettivo dei firmatari è rendere noto alla popolazione quanto accaduto fino ad oggi, e di quanto sta accadendo, con la finalità di attivare finalmente le azioni e gli interventi necessari ed estremamente urgenti per salvare le due Torri di Varano.

In conclusione, dopo tali considerazioni e dati di fatto, con tale lettera

                                                                       RICHIEDIAMO

che venga URGENTEMENTE analizzata la situazione dagli organi competenti, attuando tutte le azioni possibili finalizzate alla tutela di questi due beni del patrimonio storico-culturale del territorio di Ischitella, condividendo con la cittadinanza un progetto di restauro urgente e valorizzazione.

Il fine di tale richiesta è che le due Torri di Varano possano tornare ad essere due significative attrattive storico-culturali e turistiche del territorio del Gargano, che potranno essere valorizzate, una volta restaurate, attraverso la costituzione di una rete di collaborazione tra Istituzioni e Associazioni locali che potranno gestire, anche tramite la richiesta di appositi fondi, la promozione e le visite nei siti.

LE TORRI DI VARANO NON DEVONO MORIRE: non c’è più tempo, salviamole insieme!

Alessandro Rota
presidente Associazione Culturale Officine Ianós ed ex-bambino che tutte le estati giocava alle due Torri di Varano, immaginando che fossero eterne e indistruttibili come i castelli delle fiabe

Teresa Maria Rauzino
presidente Sezione Gargano Nord della Società Storia Patria per la Puglia

Associazione “il Quadrato Magico”
Potete firmare la petizione “Salviamo le Torri di Varano – i tesori del Gargano che stanno crollando”

su change.org al seguente link:
https://chng.it/hTY7ZBk8DF

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