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Tracce di riti pagani nel sopralluogo del Prof. Francesco Paolo Maulucci

Siamo ritornati ad indagare sulle presunte strutture megalitiche presenti nella zona di “San Martino” ad Ischitella, questa volta accompagnati dall’autorevole presenza del Prof. Francesco Paolo Maulucci.

Il Prof. Maulucci è tra i più noti archeologi a livello nazionale ed internazionale, già direttore del settore post-classico della Sovrintendenza Archeologica della Puglia. Per oltre un decennio si è dedicato agli scavi di Pompei, frutto di questo lavoro sono state le numerose pubblicazioni, alcune ritenute dei veri e proprio best seller tradotti in diverse lingue.

Da un primo sguardo dello studioso, i presunti dolmen sembrano perdere la tesi di strutture preistoriche, dal fatto che mancano elementi sicuri. Quel che pare certo, invece, è la presenza di vari resti che potrebbero identificare un insediamento altomedievale, con datazione del VI-VII secolo d.C., se non prima.

Si tratta comunque di una scoperta degna di nota per il panorama archeologico garganico. Gli abitanti di questo antico insediamento, nel periodo delle invasioni e scorribande, probabilmente hanno scelto di riunirsi assieme ad altra gente per fondare un avamposto più riparato. La scelta di questo luogo più sicuro, sia come posizione strategica che come panoramica visiva, sicuramente ricade sulla sommità della collina dove attualmente è posto il borgo antico di Ischitella.

Il ritrovamento più straordinario, individuato proprio in questo sopralluogo, è di una lastra di pietra incisa che a detta del Prof. Maulucci è da ritenersi eccezionale. La lastra rinvenuta era parte di un altare sacro da riportare a culti pagani, quasi sicuramente adibita per i sacrifici. Sulla sua superficie, infatti, è ben visibile la canaletta su cui scorreva il sangue delle vittime. Questa tipologia di reperti dedita ai riti sacrificali è stata rinvenuta in varie località d’Italia. Per farvi constatare visivamente la somiglianza di questo manufatto ad altri simili, vi pubblichiamo qui di seguito il confronto tra l’ara sacrificale ritrovata ad Ischitella e quella rinvenuta ad Aidomaggiore in Sardegna.

Ara sacrificale ritrovata ad Ischitella
Ara sacrificale di Aidomaggiore (Oristano) - foto di Pietrino Mele
Ara sacrificale di Aidomaggiore (Oristano) – foto di Pietrino Mele
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