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“La mattina è il gallo a svegliarci, non le bombe”: famiglia ucraina ospitata sul Lago di Varano

Ischitella, 18 marzo 2022 – Garganici dal cuore d’oro. Come quello di Maria Di Blasio, titolare dell’agriturismo “Dal Piccolo Principe”, sulle sponde del lago di Varano, che ha deciso di accogliere una famiglia ucraina proveniente dalla città pesantemente bombardata di Leopoli.

Dopo molti tentativi, attraverso varie associazioni, per cercare di mettersi in contatto con anziani, disabili e bambini in Ucraina, Maria ha pensato di iscriversi direttamente nei gruppi social ucraini. “Ho trovato una strada alternativa – ha spiegato – mi sono fatta aiutare da un traduttore online e ho pubblicato un post, in lingua ucraina, dove davo la mia disponibilità ad ospitare famiglie ucraine”.

La risposta al post arriva da una signora ucraina, che sapeva ben esprimersi in italiano, dato che ha vissuto 17 anni in Italia. La signora ha fatto sapere di conoscere una madre di 42 anni, di nome Svetlana e che vive a Leopoli, affetta da un brutto male, con a carico due figli: Darina (una ragazza di 19 anni) e Nazar (un bambino di 7 anni). Purtroppo per questa madre è difficile operarsi al momento in Ucraina, gli ospedali sono tutti bloccati e viene data maggiore priorità ai militari feriti. Suo figlio Nazar, invece, soffre di asma.

“Non sapevano effettivamente se dall’altra parte del telefono c’era qualcuno disposto veramente ad aiutarli” ha detto Maria – “Abbiamo preso confidenza e in questi ultimi giorni mi ha chiesto se poteva portare con sé la figlia Darina, perché i russi stavano intensificando i bombardamenti”.

L’arrivo della famiglia ucraina è avvenuto la notte scorsa alla stazione di Foggia, dopo un viaggio durato due giorni, portando con sé un’unica valigia dove all’interno c’era anche il nebulizzatore per Nazar. “Erano distrutti – riferisce Maria – Nazar non alzava neanche lo sguardo, aveva molta paura non soltanto delle bombe cadute nella sua città ma anche di non essere compreso in un paese straniero” . Questione di ore e Nazar, giunto a destinazione, si è subito ambientato e ha fatto amicizia con il figlio di Maria.

Questa mattina, al risveglio, Nazar ha esclamato delle parole che nella loro semplicità esprimono tantissimo: “Mamma, che bello, qui non si sentono le sirene ma il gallo di prima mattina” e in riferimento all’uso del nebulizzatore per l’asma: “mamma, qui non ne avrò bisogno, l’aria è pulita”.

Articolo di Valerio Agricola, a cura di Giuseppe Laganella e Vittorio Agricola.

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