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La festa di Sant’Eustachio Protettore di Ischitella

Questo mese di Maggio inaspettatamente marzaiolo ha dato scampo alla giornata del 20 maggio, dedicata ai festeggiamenti in onore di Sant’Eustachio Martire, Patrono di Ischitella.

Il 20 maggio, giorno della sua conversione

Differentemente da altre località italiane dove questo Santo viene festeggiato ogni 20 settembre, ad Ischitella il 20 maggio si celebra la sua conversione al cristianesimo. Difatti Sant’Eustachio era pagano, vissuto a Roma ai tempi dell’imperatore Traiano ed individuato con il generale Placido. La storia-leggenda narra che durante una battuta di caccia, Placido vide l’apparizione di una croce luminosa tra le corna di un cervo con l’intento di convertirlo. Lo stesso giorno anche la moglie ebbe una visione legata più o meno legata al messaggio divino. Per tale motivo il Santo è patrono dei cacciatori e guardiacaccia, categorie vivamente partecipi tra la popolazione di Ischitella.

Onorati dalla presenza del Vescovo D’Ambrosio

La solenne messa si è tenuta dinanzi al sagrato della suggestiva Chiesa dedicata al Santo, celebrata dal parroco Don Berardino Iacovone e presenziata dal Vescovo Domenico Umberto D’Ambriosio,  già vescovo della Diocesi di Manfredonia–Vieste–San Giovanni Rotondo. La cerimonia è stata accompagnata dal Coro del SS. Crocifisso di Varano diretto dal M° Giuseppe Blenx.

“La presenza del nostro Vescovo, figlio di questa terra, vescovo della nostra diocesi e guida della nostra chiesa diocesana, è quella di farci riflettere sull’esempio dei santi martiri, che ancora oggi ci dicono la fedeltà incondizionata a Cristo” ciò quanto ha dichiarato Don Berardino Iacovone durante la messa.

Le parole del Vescovo D’Ambrosio

Il Vescovo ha ricordato che l’ultima volta che è stato nella comunità di Ischitella è avvenuto dieci anni fa, proprio nella festa di Sant’Eustachio, quando era già stato nominato Arcivescovo di Lecce.

Sono nella mia terra, nel mio Gargano, ed è bello condividere questo giorno importante per la comunità di Ischitella” afferma, e continua “Trova il suo punto forte proprio nella comune devozione a Sant’Eustachio, ai santi di questa famiglia benedetta e santificata dal signore”.

Poi ricorda il suo ingresso a Termoli “c’era un folto gruppo di Ischitella, quasi come a San Pietro nel giorno della mia ordinazione”, prosegue “Sapete, camminiamo tutti sulla strada, la stessa strada che ha percorso Sant’Eustachio, Santa Teopista e i figli San Teopisto e Sant’Agapio; nomi curiosi, ma significativi. Ci dicono da una parte la ricchezza dell’amore e dall’altra parte la ricchezza della fede; la fede di questi santi che hanno percorso la strada della Santità, una strada contorta. Ed erano pagani, si convertirono alla fede cristiana in quello che oggi è una tradizione intrisa di leggenda, la stessa che ci narra dell’incontro di Sant’ Eustachio con la croce tra le corna del cervo”.

Devozione di una donna locale manifestata attraverso un bacio verso la statua di Sant'Eustachio, posta all'interno della chiesa a lui dedicata durante i festeggiamenti.
Devozione di una donna verso Sant’Eustachio all’interno della chiesa a lui dedicata

Il ringraziamento della Confraternita di Sant’Eustachio

Francesco Maiorano componente della Confraternita di Sant’Eustachio ha ringraziato, oltre che al Vescovo e Don Berardino Iacovone, alla partecipazione dei parroci Don Francesco Agricola e Don Matteo Di Conzo. Ringraziamento rivolto anche a tutte le autorità civili, politiche e militari di Ischitella, Vico del Gargano e Rodi Garganico. Grati della presenza religiosa della Confraternita di San Rocco, dell’Ordine Francescano e della Pia Unione. Alla Protezione Civile Comunale e alla Croce Rossa è stata riconosciuta la loro assistenza durante l’esecuzione dell’evento.

La processione dei santi

Dopo la celebrazione eucaristica si è svolta la processione dei santi lungo le stradine di Ischitella. È interessante ricordare che i bambini hanno trasportato le statue più piccole dei figli di Sant’Eustachio: San Teopisto e Sant’Agapio. Il Corpo Musicale Cittadino “Pietro Giannone” di Ischitella ha condotto musicalmente la processione intervallata dal fragoroso suono delle batterie e fuochi pirotecnici in piazza.

Il rosso, simbolo del martirio

È  motivo di grande gioia e soddisfazione per la piccola ma grande comunità di Ischitella, devotissima da secoli a questa famiglia di Santi. E il colore rosso ogni anno manifesta vivamente la simbologia del martirio legata al Santo, con bandiere e coperte ricamate disposte sui balconi.

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